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Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G: si torna a fare sul serio?

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view post Posted on 22/2/2024, 20:36     +1   -1
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Sin dai primi giorni, la serie Redmi Note di Xiaomi ha offerto un ottimo rapporto qualità-prezzo che ha accontentato ogni tipo di utente non troppo esigente ma che voleva sicuramente risparmiare. Il Redmi Note 12 Pro 5G dello scorso anno è stato un aggiornamento iterativo rispetto al predecessore e ora Xiaomi con questo nuovo Redmi Note 13 Pro 5G sembra voler aggredire la concorrenza della fascia media con alcune caratteristiche tecniche decisamente interessanti.

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Il Redmi Note 13 Pro 5G infatti sfoggia una fotocamera principale da 200 Megapixel, è dotato di un grande display OLED con risoluzione da 1,5K con supporto al refresh rate fino a 120Hz e supporta la ricarica rapida da 67 W, il tutto racchiuso in un design che sembra richiamare lo stile degli ultimi Xiaomi più prestigiosi. Un pacchetto completo almeno sulla carta, ma è così anche nella pratica? Scopriamolo qui su Hardware Upgrade nella nostra nuova recensione di Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G.

Video
Redmi Note 13 Pro 5G: Prezzi
Redmi Note 13 Pro 5G

versione da 8+256GB - PREZZO 399,90 € - Colore Midnight Black, Ocean Teal e Aurora Purple
versione da 12+512GB - PREZZO 449,90 € - Colore Midnight Black, Ocean Teal e Aurora Purple
UNBOXING
Il nuovo Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G vede una scatola di vendita classica in pieno stile Xiaomi. In questo caso al suo interno troverete:

un caricabatterie per la ricarica veloce da 67W, un cavo USB-A/USB-C, lo strumento per l'espulsione dell'alloggiamento della SIM ed una custodia protettiva di buona fattura oltre chiaramente a tutti i primi manuali di istruzione.

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DESIGN: ci piace per ergonomia
Il design di questo nuovo Redmi Note 13 Pro 5G rimanda un po’ a quanto visto con il passato Redmi Note 12 Pro 5G dello scorso anno riproponendo un profilo squadrato che lo rende non solo leggero ed ergonomico ma anche bello da vedere puntando sul fatto di voler essere più premium di quanto non lo sia il suo posizionamento di mercato.
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Xiaomi vuole sicuramente dare un aspetto meno economico rispetto alle precedenti generazioni e a primo impatto sicuramente risulta un pochino anonimo visto che non spicca per particolari curve, display con angoli estremi o back cover opache. Forse la personalità Xiaomi l’ha ripiegata sul fratello maggiore, il Redmi Note 13 Pro+ 5G (che non abbiamo potuto provare), ma che con linee stondate e qualche colorazione particolare in più lo abbiamo trovato siciuramente più accattivante o almeno diverso dal solito. Di fatto qui c’è un’ottima ergonomia che si propone grazie ad un peso di 187 grammi e dimensioni che non superano ad esempio lo spessore di 8 millimetri.

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Xiaomi con questo device cerca forse di andare più al sodo e propone agli utenti un semplice display ''flat'' con un pannello Gorilla Glass Victus e una back cover completamente lucida in questa colorazione classica Midnight Black. Ecco se dovessimo fare un appunto a Xiaomi per questo Redmi Note 13 Pro 5G nel design lo faremmo sicuramente su questa back cover che purtroppo si riempie velocemente di troppe ditate ed è davvero difficile da pulire a perfezione. Chiaramente la maggior parte degli utenti lo utilizzeranno con la cover, che dopo tanto tempo non è trasparente e la si usa con più piacevolezza, e dunque il problema delle ditate e dello sporco passerà in secondo piano. Di fatto è un peccato perché ci piace sempre vedere uno smartphone che sia il più possibile pulito e la scelta di texture lucide ci fa storcere sempre il naso.

Ammettiamo che ci piace come è fatto con un frame che sembra risultare in alluminio molto resistente e con una backcover dalla buona rigidità e soprattutto con un doppio lato lungo curvo che garantisce appunto una presa in mano più confortevole viste le dimensioni.

Il display è a tutta superficie con un grande schermo OLED da 6,67" alla risoluzione da 1,5K ossia 2712 x 1220 pixel e con cornici effettivamente sottili perché ridotte rispetto al precedente. In questo caso il display possiede un foro per la fotocamera anteriore da 16 MP per i selfie. Sulla parte alta è presente la griglia dell'auricolare abbastanza sottile ma capace di funzionare molto bene durante le chiamate.

Il comparto fotografico a tre sensori viene posto in alto a sinistra e vede una struttura e una conformazione che tende ad avvicinarsi esteticamente a quella vista negli ultimi smartphone Xiaomi di fascia più alta. Bella la struttura esteticamente parlando, meno a livello funzionale perché lo spessore dei sensori e della struttura stessa sono un pochino elevati rispetto alla scocca da far traballare un po’ il device una volta posto su di una superficie come ad esempio una scrivania. Sicuramente però meno del passato e questo grazie ad un affinamento degli spessori del device.

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Per il resto troviamo tutto quello a cui siamo sempre stati abituati da Xiaomi ossia una cornice con pulsante di accensione e spegnimento che non ha più il sensore per il riconoscimento biometrico che viene invece integrato al di sotto del display proprio come i top di gamma dell’azienda. In questo caso il sensore di riconoscimento biometrico funziona molto bene e non abbiamo trovato lag o mal riconoscimenti. C’è chiaramente il bilanciere del volume poco sopra quello di on/off dello smartphone mentre nella parte sinistra non troveremo alcun pulsante. Nella parte superiore è presente un foro per il jack da 3,5mm che Xiaomi ancora mantiene sui Redmi, quindi il sensore IR e un altoparlante che fa coppia con quello nella parte inferiore dove troviamo uno slot per la SIM e la porta USB-C per la ricarica veloce.

DISPLAY: aumenta la luminosità a 1800nits
Come detto precedentemente lo Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G ha uno schermo OLED da 6,67" con un foro per la fotocamera da selfie. Ha una risoluzione che si spinge un po’ oltre il classico Full HD perché è da 1,5K ossia da 2.712x1.220 pixel per essere specifici ma soprattutto il supporto all’HDR10+ per la visione dei contenuti multimediali più intensi. Lo schermo ha una luminosità eccellente per un pannello OLED soprattutto in questa fascia di prezzo di ben 1800 nit di picco, il che permette di avere un’ottima luminosità alla luce diretta del sole ma anche durante situazioni ambientali più difficili. Ricordiamo che il Redmi Note 12 Pro in precedenza non superava i 1000 nit e questo sicuramente aveva fatto storcere il naso agli utenti che possono invece rinfrancarsi con questa nuova versione che spinge davvero tantissimo a livello di display.

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Xiaomi offre ben quattro diverse impostazioni di combinazione di colori, ognuna delle quali rappresenta uno spazio colore specifico. C’è dunque il supporto allo spazio colore DCI-P3 con le diverse combinazioni quali: Vivido (predefinito, DCI-P3), Intenso (DCI-P3 con aumento della saturazione), Standard (sRGB) e Impostazioni Avanzate (che permetterà all’utente di scegliere tra P3 e sRGB con le dovute modifiche allo spazio colore RGB). L'utente può inoltre modificare la temperatura del colore per ciascuna di queste modalità. Il display poi permette di raggiungere la frequenza di aggiornamento adattiva fino ai 120Hz e questo chiaramente, come già sappiamo, permette di avere massima fluidità nello scroll delle pagine in navigazione ma anche e soprattutto un vantaggio durante i giochi.

A livello pratico quello che possiamo dire del pannello di questo Redmi Note 13 Pro 5G è di avere tra le mani un’ottima unità sia per classica navigazione web che per la visione di contenuti multimediali graficamente più importanti. Dettagli elevati ma anche un buon contrasto capace di garantire visione ottimale alla luce diretta del sole. Chiaramente nelle impostazioni è possibile scegliere tra la modalità scura e quella chiara e attivare la modalità lettura. Non manca l'Always on Display e tutte le possibilità di personalizzazione in base alle preferenze dell'utente.

L'analisi al colorimetro conferma le dichiarazioni del produttore, con una luminanza massima misurata di 1691 nit (APL 15%) e di 1234 nit con schermata tutta bianca. Si tratta di valori di ottimo livello in relazione alla fascia di mercato di REDMI Note 13 Pro. Il rapporto di contrasto, trattandosi di un pannello AMOLED, è molto elevato, con neri estremamente profondi grazie alla possibilità di spegnere del tutto i pixel singolarmente per riprodurre il nero.
Con in contenuti SDR il display di REDMI Note 13 Pro si comporta bene anche per quanto la riproduzione cromatica. Il profilo Vivido, quello impostato di fabbrica, è il più preciso: le immagini presentano una chiara dominante blu, tipica in questa fascia di mercato, mentre è corretta la progressione tonale della scala dei grigi. Il triangolo di gamut viene coperto quasi nella sua interezza (oltre il 98%) secondo il dominio cromatico DCI-P3, con la fedeltà cromatica che si attesta a un DeltaE medio di circa 3,4 con i toni del Macbeth Color Checker. In sintesi, una riproduzione sufficientemente fedele per la stragrande maggioranza degli utenti "consumer". Per chi vuole un maggiore "effetto wow" c'è il profilo Intenso, meno preciso ma capace di offrire colori più vividi rispetto al riferimento sbloccando tutto il potenziale del display. Il triangolo di gamut P3 viene coperto al 109%, e la curva di gamma si discosta lievemente dai dettami dello standard per presentare immagini un po' più contrastate rispetto all'originale. Il DeltaE medio diventa, con il profilo Intenso, 4,3, un valore che rimane ben all'interno della soglia della sufficienza.
Lo smartphone garantisce una buona riproduzione anche con i contenuti ad alta gamma dinamica, con poco meno di 600 nit di luminanza massima, che viene raggiunta a partire dal 75% di livello del bianco. La curva di gamma non è precisissima, con i contenuti che vengono "schiariti" come comunque avviene anche su smartphone più costosi. Buona la saturazione massima dei toni primari e complementari, con il triangolo di gamut che viene coperto quasi al 96% secondo lo standard DCI-P3 di riferimento con i contenuti cinematografici.

HARDWARE: lo Snapdragon 7s Gen 2 ci piace!
Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G utilizza un ottimo processore di Qualcomm ossia lo Snapdragon 7s Gen 2. È il primo device a portarlo sul mercato e soprattutto è una differenziazione importante rispetto al processore usato da Xiaomi sulla versione Redmi Note 13 Pro+ 5G che invece monta un MediaTek 7100 Ultra. Qui siamo di fronte ad una CPU realizzata con processo produttivo a 4nm di fascia media. A livello tecnico sappiate che è una CPU Kryo equipaggiata con 8 core ARM di cui 4 Cortex A78 da 2,4 GHz e 4 Cortex A55 da 1,9 GHz, affiancata dal supporto a memorie LPDDR5 a 3200 MHz fino a un massimo di 12 GB. Per quanto riguarda invece la GPU, a occuparsi della grafica c'è un chip Adreno 710, con supporto Snapdragon Elite Gaming.
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Abbiamo provato la versione con 8GB di RAM LPDDR4X e 256GB di storage interno per l’archiviazione dei documenti e contenuti multimediali di tipo UFS 2.2. Non sono memorie velocissime e i risultati dei test di certo lo confermano però ammettiamo che forse l’ottimizzazione del processore con quella della MIUI 14 portano ad un buon compromesso per un medio gamma come questo. Sul campo infatti il Redmi Note 13 Pro 5G sa il fatto suo e lavora bene anche se manca sicuramente di quel boost che solitamente Xiaomi da ai suoi smartphone.

Abbiamo trovato uno smartphone che procede bene, senza lag o impuntamenti e solo pochi momenti in cui invece la UI si riavvia o c’è qualche affaticamento dell’intero sistema. Lo smartphone è un buon compagno quotidiano con velocità comunque buone nell’aprire le applicazioni o anche nel processare applicazioni e ammettiamo che seppur con qualche bug, non abbiamo avuto noie importanti nell’uso di tutti i giorni. Oltretutto non abbiamo sentito nemmeno lo smartphone scaldare troppo durante giochi pesanti segno che comunque il processore riesce a dissipare bene la temperatura, cosa non da poco.

REDMI Note 13 Pro 5G
OS (al lancio) Android 13 con MIUI 14
Processore Snapdragon 7s Gen 2 Octa-Core a 2.4GHz
RAM 8/12 GB
Display AMOLED 6.76" a 120Hz
Risoluzione 2712x1220 px
Storage (al lancio) 128/256 GB
Fotocamera Posteriore
Tripla Camera:
Principale 200 MP (f/1.7) OIS +
Grandangolare 8 MP (f/2.2) +
Macro 2 MP (f/2.4)
Video 4K UHD @30fps

Fotocamera Anteriore 16 MP (f/2.5)
Extra
5G LTE
NFC
Sensore impronte digitali sotto al display
Certificazione IP54

Porte USB Type-C + jack da 3.5mm
Batteria 5100 mAh + Ricarica rapida da 67W
Dimensioni 161.2 x 74.2 x 8 mm
Peso 187 gr
Per quanto riguarda invece la rete 5G non abbiamo avuto alcun tipo di problema nella ricezione. Lo smartphone si è comportato a dovere e abbiamo avuto anche riprese di segnale veloce in situazioni di buchi di rete dovuti a piani inferiori o appunto a luoghi senza rete, segno che il sistema antenne è stato realizzato a dovere da Xiaomi. Ci è piaciuto anche lato chiamate con un buon sistema di microfoni che ci ha permesso di farci sentire bene dagli altri ma anche di ascoltare altrettanto bene chi ci chiamava.

INTERFACCIA GRAFICA: niente HyperOS ma ancora MIUI 14
Redmi Note 13 Pro 5G monta la MIUI 14 con Android 13. Un software che conosciamo bene come conosciamo altrettanto bene l’interfaccia grafica pesantemente personalizzata da Xiaomi. È tutto come abbiamo visto su altri device della casa cinese con un’interfaccia utente fluida anche se piena di menu e sottomenu che sì risulta abbastanza semplice da usare ma che forse potrebbe mirare ad un cambiamento a livello grafico per dare nuova linfa agli smartphone Xiaomi. Il nuovo launcher introduce un'interfaccia sempre più pulita, uno schermo sempre attivo migliorato, modalità Dark estesa, suoni di notifica intelligenti e un miglior editor di documenti.

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Come detto è un’interfaccia molto elaborata con tantissime feature e anche tantissimi menù che forse dovrebbero essere semplificati per rendere il tutto più semplice ed intuitivo. Sì, perché ammettiamo che per chi conosce già Xiaomi, la MIUI sarà completa e anche piena di utility capaci di migliorare la vita quotidiana ma è palese che se si usa per la prima volta uno smartphone Xiaomi la difficoltà nel trovare ogni impostazione, rispetto ad altri device della concorrenza, sarà decisamente elevata.

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Il comparto audio, quello delle notifiche ma anche semplicemente il pannello di controllo dei toggle rapidi è fortemente rivoluzionato rispetto ad altri device e questo potrebbe in qualche modo spiazzare l’utente finale. Nelle impostazioni c’è l'always on display come anche i temi e l'animazione della notifica. Le funzioni gestuali sono davvero molteplici: dallo screenshot parziale con tre dita, l'attivazione della fotocamera, della torcia, l'assistente Google. È possibile usare la MIUI con app Drawer oppure avere tutte le tue app saranno disposte nelle varie pagine della schermata principale, chiaramente raggruppandole anche all’interno delle cartelle.



L’interfaccia possiede un aspetto raffinato con meno pesantezza alla vista e non solo. Si possono notare gli sforzi di Xiaomi verso un design minimalista anche e soprattutto nelle varie sezioni del menu delle impostazioni. Il selettore del multitasking non è stato modificato e mostra tutte le tue app recenti in due colonne. Toccando e tenendo premuta una scheda si avrà il collegamento a schermo diviso, mentre scorrendo verso sinistra o destra si avrà la chiusura della stessa. Non sappiamo come mai Xiaomi non ha preferito il suo nuovo XyperOS alla MIUI in questo device ma è probabile che il passaggio avverrà magari in futuro. Non ne abbiamo comunque informazioni.



FOTOCAMERA: 200MPx soddisfacenti
Passiamo al comparto fotografico che è effettivamente una delle prerogative di questo nuovo smartphone. Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G è dotato di un sistema a tripla fotocamera sul retro, ed è una scheda tecnica che impressiona nei numeri. Il sensore principale è costituito da una fotocamera da 200 MP, un grande numero che fa grandi promesse ma che vedremo non verranno completamente rispettate anche se i miglioramenti rispetto al passato ci sono tutti. Il resto del comparto fotografico invece non cambia rispetto al passato e rispetto a quello che anche altri brand continuano a proporre nella fascia media. Parliamo di un poco significante ultrawide da 8 MP al quale si affianca un'unità macro da 2 MP non esaltante di sicuro.



La fotocamera principale utilizza il sensore Samsung HP3, ossia l’erede di quell'HP1 svelato a settembre del 2001. Con il modello precedente condivide i MegaPixel, anche in questo caso sono 200, ma i pixel passano da 0,64μm ad appena 0,56, il 12% più piccoli. ISOCELL HP3 ha un formato 1/1,4" ed integra l'AF Super QPD. Tradotto, tutti i pixel del sensore vengono utilizzati per mettere a fuoco l'immagine, e non solo una parte di questi. L'auto-focus risulta essere anche più preciso e rapido in quanto sfrutta "una sola lente ogni quattro pixel adiacenti per identificare le differenze di fase in direzione sia orizzontale sia verticale". Buone le prestazioni in condizione di luce scarsa grazie alla tecnologia Tetra pixel: in pratica, 4 pixel da 0,56μm del sensore da 200MP vengono uniti in uno da 1,12μm (sensore 50MP) o 16 pixel (sempre da 0,56μm) vengono uniti in uno da 2,24μm (sensore 12,5MP). Si tratta ovviamente di una simulazione che permette però di avere un risultato simile a quello che si otterrebbe con un sensore più ampio: l'obiettivo è quello di catturare più luce possibile.



L'app della fotocamera è la solita già vista con gli altri device Redmi. Scorrendo da una parte all'altra è possibile cambiare modalità. Per ottenere il cambio di inquadratura è necessario tappare sul cerchio nella ripresa e poter scorrere tra le quattro fotocamere nelle posizioni dell’ 1x principale, tele 2x, tele 4x e ultra-wide 0,6x. C'è una modalità Pro in cui è possibile modificare i parametri di scatto. In questo caso è possibile scegliere uno dei 4 preset di bilanciamento del bianco o regolare la temperatura della luce con un cursore, c'è un cursore di messa a fuoco manuale e velocità dell'otturatore (da 1/4000 a 30 sec/0,8 sec per principale/ultrawide) e controllo ISO (da 50 a 6400/ 1600 per principale/ultrawide). Per usare la risoluzione massima di 200 Megapixel è necessario entrare nella modalità Ultra HD e qui tappare sul pulsante dei 200MP perché in caso non lo si facesse lo scatto avverrà sì in ultra HD ma a 50 Megapixel.



Come scatta Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G?
Le foto diurne con la fotocamera principale del Redmi 13 Pro 5G hanno un buon aspetto. Ci sono colori reali anche se forse con una punta di saturazione un po’ troppo alta. Anche sul contrasto siamo su livelli piuttosto elevati come anche per la gamma dinamica. La quantità di dettagli acquisiti nella risoluzione predefinita è veramente buona con rumore abbastanza minimo. L'interruttore AI garantisce un ulteriore aumento del contrasto e della saturazione del colore ed è efficace in scene con cielo azzurro e vegetazione, che tendono a diventare ancora più colorate.









Non c’è la possibilità di avere anche un'opzione di risoluzione in più come quella intermedia da 50 MP ma c’è chiaramente l’opzione per lo scatto a 200 MPx. In questo caso ci sono più dettagli rispetto alle foto standard da 12,5 MP, anche se a scapito di un po' di rumore extra e di un piccolo, quasi impercettibile, calo della gamma dinamica: un compromesso molto sensato. Gli scatti in modalità a 200 MP permettono di avere sì, dettagli importanti ma dimensioni dei file piuttosto significative (45-85 MB) quindi è necessario prendere considerazione di questa cosa quando si è in procinto di scattare.















Come sempre l’idea che ci siamo fatti è che avere un sensore da 200 Megapixel aggiunge sicuramente il vantaggio di produrre uno scatto ad altissima risoluzione con possibilità di avere tanti dettagli anche se in alcune situazioni non sempre è possibile avere lo scatto perfetto come invece avviene con la modalità classica a 12.5 Mpx. Di fatto però è molto comodo nel realizzare crop direttamente nel sensore per poter sfruttare zoom a 2x o anche a 4x che non rovinano lo scatto finale. Da questo punto di vista ottimo lavoro.

Le classiche specifiche della fotocamera ultra wide stabiliscono aspettative non esaltanti ed è forse un vantaggio per il risultato finale. La risoluzione di 8 MP fornisce solo una quantità adeguata di dettagli, mentre la leggera morbidezza che si insinua ai bordi estremi non è certamente il massimo che si possa avere. Sappiate però che la qualità dello scatto è buona come colori e toni ma il tutto si mantiene chiaramente nella media delle aspettative.

















Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G possiede una modalità Auto Night nelle impostazioni della fotocamera, che viene pre-attivata negli scatti con meno luminosità. Di conseguenza, le foto in condizioni di scarsa illuminazione hanno l'elaborazione della modalità notturna applicata per impostazione predefinita quando il telefono lo ritiene appropriato (ossia praticamente sempre). I risultati in questo caso sono identici a quelli che si otterrebbe con l’impostazione della modalità notturna vera e propria. Con questo preambolo diciamo solo che le foto in condizioni di scarsa illuminazione dalla fotocamera principale sono buone. La modalità Notte è piuttosto conservativa, quindi otteniamo esposizioni dall'aspetto naturale senza un drammatico schiarimento delle ombre. Tuttavia, le aree più scure sono ben sviluppate, mentre le alte luci non vengono eliminate: la gamma dinamica è davvero buona. Anche il dettaglio è buono, anche se con una nitidezza un po’ esagerata a volte.

Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G può registrare video fino a 4K di risoluzione a 30fps oltre alle altre risoluzioni minori classiche con un 1080p. a 30 o 60 fps. La stabilizzazione è disponibile in tutte le risoluzioni e frame rate ed è sempre attiva. I risultati sono nella media ossia buona stabilizzazione e buoni toni e colori in caso di forte luce mentre un po’ meno in basse luminosità.

AUTONOMIA: ben ottimizzato per durare tanto
Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G è alimentato da una batteria da 5.100 mAh che garantisce quello che gli utenti si aspetterebbero da un device Xiaomi di questo tipo ossia ottime autonomie. È senza dubbio una delle qualità di questo smartphone che ottiene anche la ricarica rapida da 67W grazie all'adattatore che viene fornito con il telefono nella confezione di vendita. Il caricabatterie ricarica il device del 50% in soli 15 minuti mentre per il totale siamo nell’ordine dei 45 minuti.



Di fatto però siamo riusciti nella pratica a superare egregiamente la giornata di stress pesante con addirittura 5 o 6 ore di display attivo. Un risultato che sicuramente premia questo Redmi che permette di chiudere giornate intense per lavoro, intrattenimento o anche riprese video e foto oppure di superare la giornata in caso di utilizzo meno esagerato. Insomma è un ottimo risultato soprattutto dopo qualche passo falso con la serie in passato.

CONCLUSIONI
Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G è uno smartphone di buon livello nelle specifiche e anche nella pratica. Partendo dalla fotocamera si vede la volontà di spingere a poter far scattare l’utente in qualsiasi tipo di situazione. Chiaramente non siamo ai livelli di top di gamma ma per la fascia di prezzo a cui questo Redmi ambisce ci è sembrato equilibrato soprattutto per la presenza di un sensore da 200 Megapixel che Xiaomi ha voluto implementare in questo device soprattutto per sfruttare lo zoom ‘’in sensor’’. È un buon sensore che permette scatti dettagliati. Peccato per gli altri sensori ultra grandangolare e macro che sono un po’ limitativi anche se sappiamo che l’utente medio di questo device poco li utilizzerà.



Ci è piaciuto l’aumento della luminosità del display e anche della sua risoluzione: finalmente niente più Full HD sulla fascia media ma almeno 1,5K che permette qualche dettaglio di definizione in più. Ottimo il sensore al di sotto del display per lo sblocco in sicurezza e ancora ottimo il processore Snapdragon 7s Gen 2 che non è certamente un fulmine come i top di gamma ma permette sempre di avere lo smartphone al passo con i tempi di risposta che ci si aspetterebbe da un device di questo tipo.



Peccato forse l’assenza del nuovo HyperOS di Xiaomi, attrattiva degli utenti più che mai per una più mirata e puntigliosa roadmap sugli aggiornamenti ma la MIUI 14 con Android 13 ci ha convinti soprattutto nell’ottimizzazione quando per il resto è praticamente tutto come sempre. Stessa cosa per la batteria che ci piace come si comporta.



Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G viene venduto a 399€ nella versione con 8GB e 256GB di storage. Un prezzo che sale di 50€ per la versione da 12+512GB. Sono prezzi buoni che non aumentano con l’inflazione e che forse dettano la strada per Xiaomi di ritornare con questi Redmi ai tempi passati quando gli utenti li consideravano dei best buy. Qui ci avviciniamo con un Redmi Note 13 Pro 5G che potrebbe catturare l’attenzione di molti soprattutto tra qualche mese quando lo ''street'' price potrebbe farlo scendere al di sotto del 400€ nella versione top.









 
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