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Apple Vision Pro: il visore AR/VR

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view post Posted on 10/2/2024, 20:17     +1   -1
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The Leggendary Vampire
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Siamo pronti per il futuro. O almeno questo è quello che ha ribadito Apple con il suo primo visore a realtà mista Vision Pro. La maschera in vetro capace di far immergere in un mondo parallelo l’utente è da oggi disponibile in vendita negli store, fisici e online, americani e forse lo sarà in un prossimo futuro anche in altri paesi entro l’anno.
La storia insegna che Apple con Steve Jobs prima e Tim Cook ora, ha realizzato prodotti che in qualche modo hanno fatto la storia. Con iPhone è iniziata l'era degli smartphone completamente a schermo, con iPad quella dei tablet fatti per lavorare o per guardare un film in mobilità, con Apple Watch l’era degli orologi smart per il benessere. E ora con Vision Pro sembra che in Apple si voglia fare la storia anche nel mondo dei visori a realtà aumentata e virtuale. Vision Pro è infatti il primo visore a realtà mista della storia di Apple.
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Apple Vision Pro: un prodotto unico nel suo genere
A presentarlo sul palco dello Steve Jobs Theater è stato Tim Cook durante la WWDC 2023 ossia la conferenza degli sviluppatori che si tiene ogni anno in quel di Cupertino. Il CEO di Apple ha svelato al mondo interno quello che da tempo era sulla bocca di tutti: un visore talmente tanto chiacchierato da divenire, ancora prima della sua presentazione, un oggetto del desiderio per molti utenti fan della Mela ma anche il prodotto con le maggiori indiscrezioni dai tempi dell’iPhone, dell’iPad e dell’Apple Watch.

Vision Pro è effettivamente un prodotto unico nel suo genere. Unico non tanto per quello che può fare visto che anche altri device di questo tipo possono spingersi nel mondo della realtà aumentata e virtuale. Qui però Apple ha concepito il suo Vision Pro per divenire non solo l’oggetto con cui immergersi isolatamente nel mondo virtuale ma anche poterlo usare per interagire in modo naturale con altre persone. Come con altri suoi prodotti, Apple ha realizzato Vision Pro alla propria maniera ossia ha dapprima pensato ad un design che fosse altamente ''Apple Style'' utilizzando materiali pregiati come una livrea in alluminio robusto e una maschera in vetro affinché dessero quell’aspetto premium che tutti si aspettano dai prodotti con la Mela.
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Non solo perché Vision Pro è stato pensato per arrivare dove nessuno è mai arrivato con le specifiche tecniche ed ecco perché la sua scheda tecnica è forse anche esagerata con delle soluzioni uniche per quanto concerne le lenti presenti all’interno del visore. E poi chiaramente c’è il sistema operativo, sa sempre gancio fondamentale per Apple e i suoi prodotti. Qui c’è visionOS, sviluppato da nuovo dagli ingegneri e che è stato rilasciato qualche mese fa agli sviluppatori che hanno potuto adattare le loro applicazioni al visore permettendo oggi di utilizzarlo per vedere video, film, serie TV ma anche lavorare, divertirsi e fare tutto quello che solitamente si fa con iPhone o Mac.

Vision Pro di Apple è un visore un po’ diverso dagli altri presenti sul mercato. Innanzitutto è diverso per il fatto che lavora su di una realtà mista ossia coniuga sia la realtà aumentata che quella virtuale. Chi lo indosserà infatti potrà estraniarsi completamente dal mondo esterno immergendosi in quello virtuale e potendo dunque lavorare in un’isola deserta lontana dalla città oppure guardare un film in una sala cinema immaginaria. Allo stesso tempo però potrebbe anche avere la visione dei messaggi, delle mail o anche navigare sul web e contemporaneamente conversare con una persona fisicamente presente con l’utente di Vision Pro. È un nuovo modo di interagire con le persone ma anche con i propri interessi e con la propria professione.

Design compatto e adattabile al viso dell’utente
Il visore di Apple somiglia più ad una maschera con i ''super poteri'' che ad un vero e proprio visore così come siamo abituati a vederne con la concorrenza. Non è in policarbonato innanzitutto ma è in alluminio proprio come altri device dell'azienda. Questo conferisce eleganza ma anche robustezza nell'utilizzo. Linee curve per quello che sembra essere un visore fortemente accondiscendente alle forme del viso proprio come una maschera da sci. Nella parte frontale è in vetro laminato, tridimensionale e lucidato per creare una superficie ottica che serva da lente per le fotocamere e i sensori che combinano realtà e mondo digitale. Il telaio è in lega di alluminio che curva dolcemente attorno al viso di chi lo calza. Per garantire l'assoluta ergonomia e indossabilità, sembra che Apple abbia realizzato più di un centinaio di prototipi tali da permettere di trovare quello che effettivamente fosse il nuovo Vision Pro ossia capace di rendersi leggero e per nulla fastidioso anche dopo ore di utilizzo continuativo.
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Oltre alla maschera vera e propria di alluminio e vetro ci sono anche una serie di imbottiture interne che possono essere rimosse o aggiunte e saranno disponibili in varie forme per rendere il più possibile accessibile a tutti il visore. Il materiale con cui è realizzato il Light Seal, ossia l'imbottitura del visore, è un nuovissimo tessuto morbido capace di flettersi per adattarsi al viso dell'utente per una vestibilità precisa. Le cinghie flessibili con la predisposizione per le casse stereo assicurano che l'audio rimanga vicino alle orecchie dell'utente, mentre una fascia per la testa, disponibile in più misure, è tridimensionalmente lavorata a maglia come un unico pezzo per fornire ammortizzazione, traspirabilità ed elasticità. Le prime recensioni su questi aspetti portano ad un visore unico nel suo genere, finalmente qualcosa di bello da vedere e da toccare e soprattutto comodo per le imbottiture. Meno per il peso dai 600 ai 650 grammi che dopo qualche decina di minuti iniziano a farsi sentire sul viso e sulla testa. Per molti la fascia doppia disponibile con la confezione di vendita permette un migliore equilibrio del visore sulla testa anche se questo comporta un design meno bello.



La collaborazione tra Apple e Zeiss oltretutto permetterà agli utenti che acquisteranno Vision Pro di poter inserire eventuali lenti ottiche graduate garantendo a chiunque, anche a chi porta solitamente occhiali da vista, di poter usare il visore senza appunto gli occhiali. In questo caso gli inserti ottici saranno ordinabili solo su prescrizione medica per chi ha necessità di lenti con particolari relative a sfera, cilindro, asse o correggere diottrie. Il loro costo varierà dai 99 ai 149 dollari ma di fatto la possibilità di inserire magneticamente gli inserti Zeiss ottici garantirà ad una più ampia platea di pubblico la possibilità di acquistare Vision Pro.

E la batteria? In Apple si è deciso di fare una cosa completamente diversa dalla concorrenza. Separare il pacco batteria dal visore. Il motivo? Sostanzialmente in questo modo si è potuto alleggerire il peso del Vision Pro garantendo la migliore indossabilità anche dopo tante ore di gioco o di utilizzo. In questo caso comunque sappiate che Vision Pro permetterà di essere usato per almeno 2 ore e mezza di seguito con una singola ricarica nella visione di video 2D.
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Davanti agli occhi c’è un display 4K enorme e non solo
Parlando tecnicamente di Vision Pro sappiate che Apple ha voluto fare le cose in grande e non ha lesinato da un punto di vista hardware. Non è possibile vederlo perché presente al di sotto della scocca in vetro e al display esterno ma il visore di Apple ha di particolare due schermi MicroLED che racchiudono fino a 23 milioni di pixel per riuscire a vedere contenuti anche in HDR. Questa svolta tecnologica, combinata con lenti catadiottriche personalizzate garantiscono un'incredibile nitidezza e chiarezza.
Oltre a creare un display innovativo e esperienze audio avanzate, il sistema di tracciamento oculare ad alte prestazioni di Apple Vision Pro utilizza telecamere ad alta velocità e un anello di LED che proiettano schemi di luce invisibili agli occhi dell'utente per input reattivi e intuitivi. Queste rivoluzionarie innovazioni sono alimentate da un processore creato da Apple in un esclusivo design a doppio chip. C’è il processore visto con i MacBook ossia l'M2 che offre prestazioni standalone mentre il nuovissimo chip R1 elabora l'input da 12 telecamere, 5 sensori e 6 microfoni per garantire che il contenuto appaia proprio davanti agli occhi dell'utente, in tempo reale. R1 infatti invia nuove immagini ai display in 12 millisecondi, 8 volte più veloce di un battito di ciglia.



È possibile adottare la giusta distanza interoculare in modo completamente automatico mentre sono presenti molteplici sensori che garantiscono l'uso sia come visore di Realtà Aumentata che anche di Realtà Virtuale garantendo una mappatura precisa dell'ambiente circostante da proporre poi in realtà virtuale. In questo caso l'utente si troverà un pulsante a rotella (simile alla Digital Crown di Apple Watch) che permetterà di switchare tra realtà virtuale e realtà aumentata. Si potrà avere un mondo oltre le dimensioni di una stanza fisica con paesaggi belli e dinamici che possono aiutare a concentrarsi o ridurre il disordine negli spazi affollati. Basterà una rotazione della corona digitale per immergersi nel mondo virtuale.



Apple Vision Pro, disponibile da oggi ma solo in USA, potrà venire acquistato previa scansione della testa dell’utente e, come detto, con la possibilità di aggiungere degli inserti ottici realizzati da Zeiss per la correzione della vista. Per Vision Pro sono previste due tipi di fasce per il capo: la fascia Solo Knit e la fascia Dual Loop. La prima è sostanzialmente solo la fascia che avvolge la testa dell’utente lateralmente mentre con la Dual ecco che si potrà aggiungere anche una fascia sulla parte superiore del capo per avere il massimo della stabilità del visore.



Nella confezione di vendita è incluso un cavo di ricarica USB-C, un adattatore di alimentazione USB-C, una batteria, un panno per la pulizia, una cover per il display frontale e i cuscinetti per la guarnizione. Dalle specifiche si apprende che Apple Vision Pro è disponibile in tre ''tagli'' di memoria: con 256GB, 512GB e 1TB di unità di storage, con prezzi rispettivamente di 3499$, 3699$ e 3899$. Come sempre Apple propone anche il suo supporto di assistenza e anche su Vision Pro è possibile sottoscrivere Apple Care+ che assicurerà all’utente riparazioni o sostituzioni del dispositivo, anche in caso di danni accidentali al prezzo di 449$.



Interessante scoprire come in un documento di supporto, Apple vada a spiegare le condizioni mediche alle quali fare attenzione prima di usare Vision Pro. In questo caso infatti menziona il fatto che con alcune condizioni mediche preesistenti, è bene consultare il proprio dottore prima di usare il visore. Il motivo è presto detto perché usare questo dispositivo con alcune condizioni patologiche può aggravare i sintomi, aumentare il rischio di farsi male o di altri disturbi. Ad esempio potrebbero esserci alcune situazioni di maggiore stress per chi soffre di:

Emicrania o mal di testa cronico
Giramenti di testa o vertigini
Problemi agli occhi, alla vista o di visione binoculare
Disturbi psicologici
Patologie all’interno dell’orecchio
Secchezza oculare, prurito agli occhi, gonfiore delle palpebre.
Allergie cutanee, sensibilità della pelle
Convulsioni
Condizioni legate all'equilibrio o all’andatura
Apple spiega ancora che Vision Pro è in possesso di magneti e componenti che emettono onde radio, elementi che possono incidere sul funzionamento di dispositivi elettrici che si trovano nelle vicinanze, inclusi pacemaker cardiaci, apparecchi acustici e defibrillatori. Ai portatori di pacemaker o altri dispositivi medici impiantati chirurgicamente, Apple dunque suggerisce di consultare un medico o il produttore del dispositivo medico prima di usare Vision Pro. Chiaramente sono tutte prescrizioni al pari di altri visori AR/VR e che bisogna tenere conto durante l’utilizzo. La realtà virtuale è un’esperienza immersiva che può essere intensa con contenuti spaventosi, violenti o ansiogeni che possono indurre il corpo a reagire come se fossero reali.

visionOS è il vero protagonista del visore di Apple
Il vero protagonista dei Vision Pro di Apple è senza dubbio il suo sistema operativo ossia visionOS che, a detta di Apple, è stato progettato da zero per supportare i requisiti di bassa latenza del calcolo spaziale del visore. Il risultato è un sistema operativo capace di offrire potenti esperienze spaziali in grado di sfruttare lo spazio intorno all'utente, aprendo nuove opportunità al lavoro e a casa.



visionOS presenta un’interfaccia tridimensionale che rende i contenuti digitali presenti nel mondo fisico dell'utente. Rispondendo dinamicamente alla luce naturale e proiettando ombre, aiuta l'utente a comprendere scala e distanza. Quello che però cambia rispetto ad altri visori è il sistema di input per la navigazione e l'interazione con i contenuti spaziali: visionOS infatti permette il controllo con gli occhi, con le mani e con la voce e non ci sono controller.



Si parte dagli occhi e qui Apple decide di farli usare come vero e proprio puntatore. Sì, perché con gli occhi per l'utente sarà possibile puntare le icone o gli oggetti virtuali e utilizzarli tramite la conferma con le dita delle mani, ecco la seconda fondamentale interazione con l'interfaccia grafica. Ecco il motivo per il quale tutto è stato stondato, e le icone sono ora completamente circolari in modo da permettere più facilmente di selezionarle con la vista. Oltretutto di fondamentale importanza c'è anche la dimensione di ogni singolo elemento perché dovrà essere trovato facilmente proprio con il passaggio dell'occhio dell'utente. Da qui anche l'introduzione del cosiddetto ''effetto hover'' che avevamo sostanzialmente già visto introdotto con la Apple Pencil e l'iPad Pro con M2 e che permetteva di ''predire'' dove la penna andasse a toccare sullo schermo. Qui l'idea è tramutata sull'interfaccia di visionOS e garantisce appunto la perfetta corrispondenza tra gli occhi, il loro posizionamento e le icone.



Se gli occhi permettono di selezionare tutto è con le dita e dunque con il movimento delle mani che visionOS permetterà di aprire, ridimensionare, spostare e anche scrivere senza alcun tipo di controller. Con Vision Pro, Apple, ha deciso di non usare alcun tipo di accessorio ma di permettere all'utente di fare tutto con la massima facilità. Ecco allora che il gesto principale diventa quello del pizzico a cui poi si vanno ad associare altri movimenti come il ''tap'', il ''doppio tap'' ma anche il pizzico e il suo mantenimento per lo scroll o ancora lo zoom con l'uso delle due mani che si allargano. Facile e molto intuitivo. E se l'utente dovesse scrivere un testo? Vision Pro prevede la digitazione di un testo direttamente su di una tastiera virtuale oltre ad una classica tastiera Bluetooth o un iPhone collegato. Anche in questo caso la tastiera comparirà a richiesta, sarà di tipo flottante e soprattutto prevede un layout completamente in sintonia, graficamente parlando, a quello che abbiamo visto con il resto dell'interfaccia. Quindi tasti circolari e anche un minimalismo che richiama semplicità di utilizzo. È un vantaggio concreto? Probabilmente sì o almeno questo è quello che pensa Apple ma i primi recensori hanno trovato ad esempio l’input con la tastiera virtuale così lento e difficoltoso da dover usare una tastiera fisica o la voce. Non solo perché le app sono ancora un po’ acerbe in alcune situazioni e non ce ne sono poi così tante per lavorare davvero in realtà aumentata o virtuale. E ci sta visto che è un prodotto totalmente nuovo e appena rilasciato. Sicuramente bisognerà dare il tempo agli sviluppatori di realizzare app, giochi e quant’altro.



Apple Vision Pro dunque prevede l'interazione con l'utente più semplice che mai. L'imperativo è avere un'esperienza d'uso spaziale ''comoda, intuitiva e soddisfacente'' e chiaramente l'uso della voce, delle dita e degli occhi non può che acconsentire a realizzare proprio tutto questo. L'unica nota negativa che ci viene in mente in tutto questo riguarda chiaramente l'assenza di un feedback tattile che però, a detta di Apple, sarà comunque compensato da altri tipi di interazione visive e sonore. Quindi i tasti, ad esempio, si evidenzieranno al passaggio delle dita o della vista e un suono darà conferma della pressione.

Vision Pro sarà un dispositivo perfetto per l’intrattenimento e per il lavoro professionale. Il vantaggio di basarsi sulla realtà mista garantirà all’utente che lo userà di poter ''switchare'' tra il reale e il virtuale. Ecco che si potranno guardare film in realtà Virtuale ma anche giocare o ancora di realizzare videochiamate con FaceTime, esercizi Fitness con l'app predisposta, scattare foto o ancora lavorare con Mail, Documenti o ancora leggere news su Safari o anche visualizzare le mappe di Apple. Per guardare un film Apple Vision Pro permetterà di trasformare qualsiasi spazio in un cinema personale con uno schermo largo 30 metri e un sistema audio spaziale avanzato. Gli utenti possono guardare film e programmi TV o godersi film tridimensionali. Apple Immersive Video offre registrazioni ad alta risoluzione a 180 gradi con audio spaziale ed è possibile accedere ad una selezione di video immersivi che capaci di trasportarli in luoghi completamente nuovi. VisionOS vanta anche una “Travel Mode”, ossia una modalità viaggio, che consente a chi viaggerà in aereo o anche in treno, di creare un ambiente ideale per la visione di contenuti in viaggio.



Al lancio è già possibile avere a disposizione oltre 150 film in 3D dai migliori studi cinematografici del mondo e si potranno avere film come “Avatar: La via dell’acqua”, “Dune”, “Spider-Man – Un nuovo universo” e “The Super Mario Bros. Il film”. Usando visionOS è possibile accedere a vari servizi e piattaforme come Apple Music, Apple TV e servizi di streaming quali Disney+, ESPN, MLB, PGA Tour, Max, Discovery+, Amazon Prime Video, Paramount+, Peacock, Pluto TV, Tubi, Fubo, Crunchyroll, Red Bull TV, IMAX, TikTok e MUBI.

Per quanto riguarda i giochi, Apple riferisce del supporto di oltre 250 titoli su Apple Arcade ai quali è possibile giocare usando un gamepad. Tra gli “spatial games” che saranno disponibili, ci sono titoli quali: NBA 2K24 Arcade Edition e Sonic Dream Team, ma anche Game Room, What the Golf? e Super Fruit Ninja, titoli in grado di tenere conto di peculiarità del Vision Pro trasformando lo spazio intorno all’utente, promettendo “gameplay coinvolgente” ed “esperienze uniche”.

Una delle caratteristiche più controverse del Vision Pro è quella che Apple chiama EyeSight, che rivela gli occhi dell'utente nella parte esterna del visore. Per alcuni si tratta di un dettaglio bizzarro e inquietante che fa sembrare il computer spaziale uscito direttamente da Black Mirror. Per altri, invece, conferisce al Vision Pro un elemento più umano e significa che chi lo indossa non è completamente escluso da ciò che lo circonda. La funzione EyeSight cambia a seconda di ciò che si sta guardando, offuscandosi quando si è in un'esperienza VR per dare agli altri il segnale che non li si può vedere e non si può vedere nemmeno ciò che succede all'esterno. Ma quando un'altra persona si trova nelle vicinanze, questa apparirà nella visuale e allo stesso tempo EyeSight mostrerà anche gli occhi.



Apple ritiene che il Vision Pro sia un dispositivo adatto anche per il lavoro. In questo ambito, ci sono versioni in realtà virtuale di Safari, Note, Messaggi e molte altre app di sistema. È possibile realizzare una tela praticamente infinita per le app visto che in qualche modo visionOS presenta un'interfaccia tridimensionale che libera le app dai confini di un display in modo che possano apparire fianco a fianco su qualsiasi scala. Sarà possibile spostare le app nel proprio spazio virtuale e ruotare la testa per passare dalla navigazione web al brainstorming di Freeform.


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Il visore offre anche un'interessante esperienza FaceTime. Invece di mostrare l'utente che indossa il dispositivo, si utilizzano i sensori frontali per scansionare il viso e creare una "persona digitale" (in pratica un avatar foto-reale). Chi indossa Vision Pro durante la chiamata è proiettato come una persona vera e propria – per quanto visibilmente incorporea -, in una rappresentazione digitale di se stessi creata utilizzando le tecniche di apprendimento automatico di Apple: i movimenti del viso e delle mani sono riflessi in tempo reale. L’intento è quello di dare la sensazione di trovarsi tutti in una stessa stanza, con gli utenti che possono svolgere insieme alcune attività, come guardare un film, sfogliare foto, collaborare a una presentazione.

Vision Pro: il futuro di Apple
Vision Pro di Apple è un prodotto della futura Apple. È un device mai realizzato dall’azienda di Cupertino e che si propone come traghettatore per un futuro ancora più tecnologico. Molti altri brand l’hanno creato prima di Apple, Meta in primis, anche se con grande difficoltà nel portarlo ad essere un comune prodotto utilizzato nelle case o negli uffici. Ci sono moltissimi aspetti che non hanno permesso ai visori di realtà aumentata o virtuale di prendere piede sul mercato ed Apple lo sa bene. Per questo sta tentando con Vision Pro un approccio diverso che possa permettere agli utenti di avere una visione virtuale di altissima definizione, che il visore sia il più possibile comodo anche dopo decine di minuti di utilizzo ma soprattutto che l’utente possa fare praticamente quello che vuole ossia lavorare, divertirsi, ascoltare musica, vedere un film isolato dall’ambiente o al contempo anche di parlare con altri senza dover togliere la ''maschera'' virtuale.

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C’è chiaramente anche un aspetto estetico che propone un visore realizzato non in policarbonato ma in alluminio con inserti in vetro e con fibbie e coperture in tessuto specializzato morbido che possano risultare non solo comode nell’uso ma anche della taglia giusta per chiunque. E poi c’è un software creato ad hoc che non vuole far usare alcun tipo di controller ma la vista, le mani e la voce. Tre componenti che solitamente l’uomo utilizza nella vita di tutti i giorni e che potrà dunque continuare ad usare anche con Vision Pro.

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È senza dubbio una scommessa quella di Apple con Vision Pro. Una scommessa con basi solide perché il lavoro su questo visore deriva da scelte ed evoluzioni tecniche e tecnologiche provenienti da anni e anni di ricerca e sviluppo di prototipi. La tecnologia presente su Vision Pro è impressionante anche se di certo non mancano i dubbi come l’ingombro e il peso del visore che potrebbe non essere così comodo da indossare per ore o ancora il costo visti gli almeno 3499 dollari da sborsare in USA per il suo acquisto. È però la prima vera versione di Vision Pro e sappiamo per esperienza che i successori potrebbero davvero diventare dei semplici occhiali da indossare per spingersi oltre la realtà.
 
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