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Recensione Motorola razr 40: finalmente un pieghevole economico!

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view post Posted on 26/11/2023, 00:20     +1   -1
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The Leggendary Vampire
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I foldable, ossia gli smartphone pieghevoli, sono oggi un’alternativa più che valida ad uno smartphone classico. Fino a qualche anno fa l’idea di acquistare un telefono con un display pieghevole sembrava pura follia non solo per il fatto che le unità realizzate dai produttori fossero realmente poche ma anche per molteplici fattori che riguardavano il design, le dimensioni, la durabilità e perché no anche il prezzo.

Abbiamo visto come Samsung abbia fatto da apripista insieme a HUAWEI e come molti altri produttori oggi cerchino di realizzare smartphone con display pieghevoli capaci di catturare l'attenzione degli utenti più ''modaioli'' e pronti ad acquistare un oggetto che sia allo stesso tempo fortemente produttivo ma anche, perché no, iconico. Motorola è uno di questi che, un po’ da dietro le quinte, ha osservato l’evoluzione dei primissimi foldable della concorrenza e ha poi deciso di colpire il mercato con una geniale operazione di marketing riproponendo quello che ad oggi è uno tra gli oggetti nerd del passato più conosciuti e anche amati: il Motorola razr.

Il piccolo pieghevole a conchiglia che nel 2004 venne commercializzato dall’azienda con un design altamente futuristico per i suoi tempi è stato rimodellato nel 2020 proponendosi appunto come risposta ai vari smartphone pieghevoli a conchiglia del nuovo millennio. La prima versione del razr fu senza dubbio fautrice del ricordo del passato con un telefono che sì, era in possesso di un buon schermo pieghevole, ma che dalla sua possedeva molti difetti di prima generazione. L’idea però di rispolverare un telefono che aveva caratterizzato la storia in passato, proponendolo in chiave moderna e aprendo la strada dei foldable a Motorola, fu senza dubbia azzeccata.

Motorola propose successivamente sul mercato due nuove generazioni di razr sicuramente più produttive e al passo con i tempi ma anche meno vicine, esteticamente parlando, all’originale versione del razr V3 del passato. Da qui l’idea di passare ad un pieghevole a conchiglia che avesse finalmente i connotati che tutti si attendevano e che soprattutto potesse stare sopra la concorrenza. Motorola razr 40 Ultra è tutto questo: uno smartphone a conchiglia moderno, con il display esterno più ampio tra i concorrenti, un processore di primissimo livello e ancora la fruibilità a livello di interfaccia tale da poter far scegliere all’utente se usare il pieghevole da chiuso o da aperto.



Di fatto però il prezzo di questo foldable si allinea con altri della concorrenza raggiungendo i soliti 1200 euro. Un limite per uno smartphone che appaga fortemente in ogni sua caratteristica. Di fatto però, la stessa Motorola, ha capito che il mercato dei pieghevoli a conchiglia potrebbe risultare più retributivo che mai in futuro. Ecco allora l’idea di proporre un pieghevole con qualche limitazione hardware non esagerata ma con un forte piglio estetico e soprattutto un prezzo che nessun altro ancora aveva mai proposto per in pieghevole. Motorola razr 40 è proprio tutto questo perché si propone sul mercato ad un prezzo di listino di 899€, il più basso sul mercato per un pieghevole, ma soprattutto risulta un telefono molto equilibrato che garantisce in primis elevata qualità costruttiva e di materiali, un design ricercato con scocca in simil pelle e poi un hardware che lo pone un ottimo compagno di attività quotidiane. Di contro chiaramente non propone quell’enorme display esterno del fratello Ultra ma un più piccolo pannello capace comunque di poter visualizzare notifiche e prime informazioni e chiaramente altre componenti hardware che però permettono a Motorola di abbassare notevolmente il prezzo di vendita.

L’idea è proprio questa: proporre un prodotto pieghevole che possa comunque non ''lasciare a piedi'' l’utente, non diminuisca la qualità costruttiva e dei materiali e soprattutto colmi quel vuoto che nessun altro produttore nella categoria dei foldable ha mai cercato di coprire. Motorola razr 40 è realizzato proprio per questo e vedremo che potrà risultare un’ottima alternativa per chi vorrà avvicinarsi per la prima volta a questo tipo di smartphone
Motorola razr 40 è fornito in una ‘’ambientalista’’ scatola di cartone riciclato che contiene, a differenza degli smartphone di altri top player, il caricabatterie da 33W e il cavo USB-C. Niente cuffie, come è ormai prassi per tutti ma Motorola non disdegna di proporre una custodia in policarbonato rigido ma opaco e in tinta con la colorazione dello smartphone che permetterà di proteggere, se vorrete, il pieghevole in ogni sua parte.



E come Motorola insegna da ormai qualche versione di smartphone, c’è del profumo. Sì, lo smartphone possiede una particolarissima profumazione, piacevole da sentire e che vi accompagnerà per molto tempo prima che si possa esaurire. Una novità che nessuno prima di Motorola aveva mai fatto e che, a nostro parere, rende ancora più unico e originale lo smartphone.

DESIGN: altro che economico!
Il design di Motorola razr 40 è classico come quello già visto con altri smartphone pieghevoli a conchiglia delle ultime generazioni. Come detto in precedenza qui Motorola deve mantenere il prezzo più basso rispetto alla versione Ultra e per farlo deve obbligatoriamente optare per un display decisamente più piccolo nella parte esterna della scocca e per alcuni accorgimenti che sicuramente possono renderlo più economico in produzione ma sicuramente non all’utente.



Sì, perché razr 40 è uno smartphone a conchiglia estremamente robusto probabilmente grazie ad una scelta di progettazione ben specifica che non solo va in direzione di una cerniera che praticamente diventa impercettibile una volta aperto il foldable ma anche per una scelta ben precisa dei materiali quali alluminio e simil pelle che rendono sicuramente più elegante il device.

La scocca esterna è piacevolmente curva in ogni sua parte e questo non solo garantisce una solida presa in mano, e sappiamo quanto sia facile far cadere un pieghevole a conchiglia rispetto ad uno smartphone classico, ma rende comunque riconoscibile il Motorola razr 40 rispetto ad altri pieghevoli della concorrenza che invece hanno optato per cornici piatte molto più forti e audaci. Ci piace molto l’incontro tra la cornice in alluminio e la scocca in simil pelle soprattutto perché garantisce quella continuità che a vista come anche al tatto portano ad avere sensazione di qualità da parte dell’utente.



Il display esterno è piccolo e di forma rettangolare. Motorola lo pone incassato in una piccola struttura rialzata dalla scocca in vetro Gorilla Glass, dunque protetto da graffi e possibili rotture. Accanto al display, ben nascosti dalla struttura in vetro, sono presenti i due sensori del comparto fotografico che vedremo poi successivamente ci hanno piacevolmente colpito per qualità.

Al posteriore aleggia lo stemma Motorola serigrafato nella scocca in simil pelle che ancora una volta rende il device più premium di quanto non ci si potrebbe attendere. Sulle cornici del foldable sono poi presenti un tasto di accensione e spegnimento che viene anche usato da Motorola per porre il sensore di riconoscimento biometrico che ammettiamo funziona molto bene, è molto veloce e davvero non sbaglia un colpo nel riconoscere le dita dell’utente proprietario mentre appena sopra c’è il doppio pulsante per il volume. Inferiormente è presente una piccola feritoia dove è stato nascosto l’altoparlante che lavora in stereo con la capsula auricolare e ancora la porta USB-C per la ricarica veloce a 33W. Sappiate però che non è questa la via per poter attivare la piattaforma Ready For di Motorola che garantisce di collegare lo smartphone ad un monitor esterno e farlo funzionare come PC, perché in questo caso razr 40 supporta solo la modalità wireless.



Se ve lo state chiedendo sappiate che è presente uno slot per una nanoSIM fisica con il supporto anche per una seconda sim ma virtuale. Quindi potrete usare il Motorola razr 40 contemporaneamente con una nanoSIM fisica e una eSIM virtuale. A livello di ricezione ammettiamo di non aver avuto alcun tipo di problema. Siamo riusciti a prendere la linea sempre velocemente sia in 4G che in 5G, visto che lo smartphone la supporta, e soprattutto l’audio in chiamata è corposo e cristallino sia per chi chiama sia per chi riceve.

DISPLAY: di qualità sia il piccolo che il grande
Quando si parla di foldable chiaramente si deve considerare il fatto che quasi sempre sono presenti due display, uno esterno ed uno interno pieghevole, e che questi possono differire non solo per tipologia di componenti ma anche per qualità, risoluzione, forma e funzionalità. Motorola razr 40 appunto si propone con un doppio pannello di cui però quello esterno è sicuramente molto ridotto e utile solo per avere le prime informazioni su notifiche e altro ma che di fatto non garantisce la massima interazione a differenza di quello che invece avviene con l’enorme display del Motorola razr 40 Ultra.



Partiamo proprio da questo ossia il piccolo pannello esterno da 1,5 pollici di diagonale ma di tipo pOLED a 8 bit con gamma colori DCI-P3 e frequenza di aggiornamento classica da 60Hz. È un piccolo schermo di forma rettangolare con risoluzione di soli 194 x 368 pixel ed una densità pari a 282 PPI. Piccolo ma facilmente visibile con neri belli profondi anche in presenza di luce diretta del sole visto che può permettersi di raggiungere addirittura i 1.000 nit di luminosità di picco. Ed è sicuramente una caratteristica importante perché essendo esterno è il display che viene forse maggiormente osservato dall’utente.



Come vedremo poi in fase di disamina dell’interfaccia, qui Motorola decide di proporre all’utente la scelta di posizionare alcuni pannelli da poter sfogliare ed utilizzare rapidamente come il calendario, i contatti, i contenuti multimediali o anche il meteo, il timer e il registratore audio oltre a tutti quelli che sono i toggle rapidi per le impostazioni di sistema e ancora la possibilità di visualizzare le notifiche. Si doveva chiaramente limare da qualche parte per proporre un pieghevole meno costoso e la soluzione sicuramente migliore, a nostro avviso, è stata quella di limitare lo schermo esterno proponendo comunque le primarie funzionalità che abbiamo sempre visto con precedenti generazioni di questi device a conchiglia.



Internamente invece Motorola razr 40 propone un ottimo display pOLED LTPO con supporto all’HDR10+, 10 bit e gamma colori DCI-P3. La diagonale in questo caso è da 6,9” con risoluzione Full HD+ ossia 2640 x 1080 pixel, densità di 413 PPI e formato allungato ossia 22:9. L’azienda non ha lesinato sulla frequenza di aggiornamento che permette di raggiungere i 144Hz. Potrete manualmente impostare questa frequenza nel menu delle impostazioni magari per giocare a qualche gioco estremo o per avere il massimo delle prestazioni sul device.



Abbiamo ottenuto dei buoni risultati con un display fluido capace di lavorare alle basse o alle alte richieste senza troppi problemi. C’è chiaramente il supporto all’HDR10+ con anche il Dolby Vision e ammettiamo che abbiamo usato lo smartphone per vedere film o serie TV alla massima risoluzione e ci è piaciuto per qualità di colori, per profondità di neri come anche per massima immersività del pannello stesso.



In questo caso tecnicamente la luminosità dichiarata massima da Motorola è di ben 1400 nit ma abbiamo appurato che effettivamente questo valore viene raggiunto durante i test segno dunque della presenza di un ottimo pannello pieghevole che ci da il conforto di una visione dei contenuti anche in situazioni estreme con la luce solare o anche quella artificiale diretta sul device. E sottolineiamo anche la luminosità minima che garantisce praticamente sempre un ottimo risultato di leggibilità.



A livello di interfaccia le possibilità che l’utente può avere riguardanti il ‘’Colore’’ dello schermo sono due: Naturali o Intensi. La differenza c’è anche se non eccessiva. Di fatto con la prima modalità lo schermo tende a trovare un equilibrio con colori più vicini alla realtà e dunque sicuramente meno sparati rispetto alla seconda modalità dove i colori Intensi sparano fortemente e rendono lo schermo ancora più ‘’vivo’’. Possibilità chiaramente di agire sull’equalizzatore della temperatura del colore per avere uno schermo più ‘’freddo’’ o più ‘’caldo’’ in base alle esigenze dell’utente. Interessante l’opzione ‘’Prevenzione dello sfarfallio’’ che una volta attivata impedisce lo sfarfallio dello schermo in ambienti particolarmente scuri anche se, come dichiarato da Motorola stessa, l’attivazione può causare disturbi sullo schermo e distorsione dei colori. Ottimi anche i tempi di risposta dello schermo che garantiscono risultati ottimali anche durante sessioni di gioco.



HARDWARE: equilibrato lo Snap 7 Gen 1
Altra limatura a livello di hardware chiaramente arriva dal processore. Su Motorola razr 40 non abbiamo il top di gamma ma possiamo contare comunque su di una CPU di Qualcomm di ultima generazione medio gamma. Parliamo dello Snapdragon 7 Gen 1 che di fatto ci sembra un processore fortemente equilibrato per l’utilizzo dell’utente al quale questo pieghevole vuole affacciarsi. A livello tecnico è una CPU con processo produttivo a 4nm con 4 core Cortex-A710 a 2,36 GHz e 4 core Cortex-A510 a 1,8 GHz e una GPU Adreno 662. Oltretutto lo Snapdragon 7 Gen 1 è il primo chip di fascia media Qualcomm in grado di sfruttare tutto lo spettro radio 5G, non solo le onde Sub-6 GHz. Qui viene equipaggiato con una sola versione che vede 8GB di RAM di tipo LPDDR4X mentre per lo storage parliamo di 256GB di memoria integrata di tipo UFS 2.2. Non sono chiaramente memorie da top di gamma ma non possiamo dire di essere di fronte ad uno smartphone lento e con lag.



Motorola razr 40 infatti lavora bene per un utilizzo classico con navigazione web, messaggistica, intrattenimento con video o anche con la realizzazione di foto e riprese. Se ci spingiamo oltre come nella realizzazione di editing o anche in processi dispendiosi a livello grafico è chiaro che notiamo qualche riserva di prestazioni ma sono eventi sporadici con processi che difficilmente chi acquisterà questo device potrà eseguire.

MOTOROLA razr 40
OS (al lancio) Android 13
Processore Snapdragon 7 Gen 1 Octa-Core a 2.4GHz
RAM 8 GB
Display Esterno
AMOLED 1,5" a 60Hz
Interno
LTPO AMOLED 6,9'' a 144Hz
Risoluzione Esterno 194x368 px
Interno 1080x2640 px
Storage (al lancio) 256 GB
Fotocamera Posteriore
Dual Camera:
Principale 64MP (f/1.7) OIS +
Grandangolare 13MP (f/2.2) Zoom 2X - 120°
Video 4K UHD @30fps

Fotocamera Anteriore 32MP (f/2.4)
Extra
5G
NFC
Sensore impronte digitali
Porte USB Type-C
Batteria 4.200 mAh + Ricarica rapida + Ricarica Wireless
Dimensioni Aperto 170.8 x 74 x 7.4 mm
Chiuso 88.2 x 74 x 15.8 mm
Peso 189 gr
La GPU Adreno 662 può permettersi giochi a 1080p a 30fps e solo in alcuni casi a 60fps (ossia con impostazioni basse) ma è palese che per gli utenti che vogliono veramente spingersi oltre queste prestazioni la scelta non si indirizzerà verso questo device ma verso qualcosa di superiore, anche a livello di prezzo, come il Motorola razr 40 Ultra. Il Razr 40 non è un telefono da gioco senza compromessi, ma le prestazioni raggiunte sono più che sufficienti per i giocatori occasionali. Le temperature che abbiamo misurato durante situazioni più critiche non sono esagerate ma ci sono anche se quotidianamente lo smartphone non scalda tanto e lo fa solo in situazioni più particolari.

Benchmark - Motorola razr 40
Di seguito riportiamo i benchmark che abbiamo eseguito con il terminale.

















INTERFACCIA GRAFICA: solita ottima stock di Motorola!
L’esperienza Android di Motorola è sempre stata per lo più stock per i suoi smartphone. Questo significa che è presente un ampio elenco di funzionalità personalizzate raggruppate nell'app Moto anche in questo nuovo Motorola razr 40 e che l’esperienza con Android 13 è decisamente appagante seppur minimale e con pochissime personalizzate da parte dell’azienda. La parola d'ordine è qui Material You, un linguaggio stilistico che permette all'utente di scegliere un colore di base che viene ripreso lungo tutta l'interfaccia e le app compatibili.



Motorola decide di proporre la schermata di "personalizzazione" permettendo all’utente di poter scegliere fra diversi Temi e diverse voci, che possono essere personalizzate singolarmente:

Layout
Caratteri
Colori
Forme delle icone
Suoni
Dimensioni visualizzazione
Dimensioni carattere
Tema del sistema (se chiaro, scuro o automatico)
Tutte queste personalizzazioni possono essere compiute da una singola schermata decisamente intuitiva, che di fatto dà libero sfogo all'utente in termini di creatività e che consente di scegliere un numero di personalizzazioni ben maggiore rispetto alla semplice stock di Android. Per accedere a tutte le app basta uno swipe verso l'alto, mentre il centro notifiche - che al solito può essere richiamato con uno swipe verso il basso, acquisisce la caratterizzazione stilistica tipica di Android 13. Da qui possiamo modificare velocemente la luminosità del display e accedere ai quick toggles, mentre nelle Impostazioni, molto ben organizzate.



La personalizzazione sul display esterno è minimale ma è comunque piacevole. Motorola permette, in una specifica sezione delle impostazioni, di scegliere varie opzioni sullo schermo esterno. Intanto permette di scegliere lo Stile dell’orologio da vedere, la possibilità di visualizzare una serie di pannelli realizzando degli wipe orizzontali (calendario, contatti contenuti multimediali, meteo, registratore audio e anche timer. C’è la possibilità anche di impostare azioni in apertura e chiusura dello smartphone, ad esempio aprire per rispondere o anche chiuderlo fisicamente per concludere una chiamata.



Sono diverse le aggiunte che ha compiuto Motorola in termini di funzionalità: c’è Ready For, una piattaforma (wireless) che consente di collegare lo smartphone a un'altra piattaforma e abilitare funzionalità specifiche Possiamo collegarlo a un TV con lo standard Miracast per visualizzare i contenuti sullo schermo più ampio, eseguire videochiamate sul televisore, o utilizzare lo smartphone come se fosse un telecomando. Si può collegare anche a un computer Windows 10 o 11 attraverso un'app desktop dedicata.

Moto Action è poi l’app che preferiamo su Motorola razr 40 perché non è altro che uno speciale assortimento di modalità intelligenti per interagire con lo smartphone tra un movimento veloce del device per accendere o spegnere la torcia, la rotazione dello stesso per avviare l'app della fotocamera, o un gesto con le tre dita per lo screenshot del display e molto altro ancora. Tutto è a portata di mano e la rivisitazione a livello grafico dell’intera app è un segnale chiaro che Motorola pensa ai suoi utenti e cerca soprattutto di rendere l’uso dello smartphone il più possibile veloce, comodo e semplice.



Presente ancora una volta Moto Display che permette di interagire con le notifiche o con altre informazioni direttamente a schermo in standby grazie al sistema creato da Motorola da tempo nei suoi smartphone. Infine anche Moto Game Time che altro non è se non la modalità che permette di impostare alcuni set di strumenti per migliorare la fruizione dei giochi durante le sessioni. La modalità immersiva consente di filtrare le chiamate e le notifiche, la sezione prestazioni consente di disattivare la luminosità adattiva, disabilitare le parti del display ai bordi e attivare miglioramenti audio.



Molto interessante anche Moto Secure, una sezione che rimanda ad una miriade di controlli sulla Privacy e sulla Sicurezza davvero molto ben curata da Motorola. Qui si può scegliere se attivare o meno una ‘’Cartella sicura’’ ossia uno spazio protetto in cui salvare app e file inserendo un blocco di sicurezza e installando app sensibili. Nella sezione vengono riepilogate anche la sicurezza della rete, la sicurezza della schermata di blocco e ancora una dashboard per la privacy, la gestione delle autorizzazioni e ancora controlli per la privacy. Insomma un luogo unico dove l’utente può avere tutto a portata di mano in seno alla sicurezza dello smartphone.



Sappiate che Motorola oltretutto è sempre abbastanza in linea con gli aggiornamenti e in questo caso lo smartphone possiede già le patch di giugno 2023 per la sicurezza e l’azienda ha promesso almeno 4 anni di aggiornamenti da questo punto di vista e almeno 3 anni di aggiornamenti del sistema.
FOTOCAMERA: buona ma niente di eccezionale
Motorola razr 40

Principale

Sensore da 64MP
Obiettivo grandangolare con apertura f/1.7
Pixel da 0,7 µm
OIS - PDAF e Laser AF
Ultra - Grandangolare

Sensore da 13 MP
Obiettivo 120° di visione con apertura f/2.2
Pixel da 1,12 µm
Video 4K @ 30fps e 1080p @ 30/60 fps
Motorola razr 40 non è chiaramente un cameraphone. Possiede una doppia camera sul retro con obiettivi che cercano di non spingere ai Megapixel più assurdi ma di trovare una quadra a livello software tale da permettere di avere risultati di buon livello. Il principale è un obiettivo da 64 MP con apertura da f/1.7. Il secondo sensore è invece un obiettivo Ultra Grandangolare con funzionalità anche Macrovision da 13 MP angolo di visione da 120° e apertura focale da f/2.2. Anteriormente poi un sensore da 32MP con f/2.4 e anche funzionalità HDR che garantirà lo scatto selfie con molti dettagli.



Tralasciando i tecnicismi sappiate che Motorola propone un’app della fotocamera con la classica interfaccia che troviamo sui suoi smartphone da un po’ di tempo. È semplice e funzionale con uno swipe di scorrimento per alternare le modalità di scatto ma anche per i video e altre feature introdotte da Motorola appunto. Presente la modalità con scatto classico per le foto con i tre step di scatto appunto quello 1x, quello ultra grandangolare 0,5x a cui si aggiunge anche quello Macro. C’è poi quella per i video con possibilità di bloccare l’orizzonte e dunque ottenere un video stabile anche con una rotazione a 360 dello smartphone, quindi la modalità Rallentatore per Slow Motion a 120 o 240 fps. C’è la modalità Ritratto che possiede qui una scala tra 1 e 6 per aumentare o meno l’effetto bokeh.



C’è chiaramente anche la modalità Manuale ossia la Professionale che permette di accedere alla personalizzazione degli scatti con la modifica degli ISO (100-3200), la velocità dell'otturatore (1 / 6000s-1 / 3s), la compensazione dell'esposizione (da -2EV a + 2EV in incrementi di 1 / 3EV e 0,5EV), oltre a scegliere un bilanciamento del bianco in base alla temperatura della luce e regolare manualmente la messa a fuoco. Infine il menu Altro permette di accedere alle classiche modalità come ‘’Colore Campione’’, Visione Notturna ma anche Panorama, Ultra RES per scatti a 50 Megapixel reali e poi i vari Time Lapse, Doppia Ripresa e Scanner.



Come scatta le foto il nuovo Motorola razr 40?
Foto di giorno: nelle foto di giorno gli scatti sono buoni anche se chiaramente non possiamo considerare questo smartphone come uno smartphone da battaglia nelle foto. Gli scatti però presentano un buon contrasto e una buona gamma dinamica e colori fedeli a quelli reali anche se forse a volte un pochino più freddi. Non vi sono rumori esagerati in queste condizioni anche se le immagini scattate risultano non sempre molto dettagliate soprattutto ad una visione da computer. Comodo l’Auto HDR che si inserisce continuamente durante il giorno e permette di aumentare positivamente la gamma dinamica eliminando anche il rumore. Disponibile una modalità ad alta risoluzione da 640MP anche se gli scatti non rendono come gli altri anche se posseggono maggiori dettagli. Come sempre accade in questi casi è sempre meglio scattare con meno risoluzione ma con l’aiuto del software della casa. Ci piace come scatta questo di giorno razr 40 perché lo fa senza esagerare ma con un buon equilibrio segno che Motorola ha lavorato bene lato ottimizzazione per poter ovviare a quelle che sono le scelte hardware dei sensori.











Foto al buio: gli scatti in condizioni di scarsa luminosità risultano anche loro buoni anche se come per quelle di giorno non siamo di fronte ad un cameraphone. In alcune situazioni forse mancano di alcuni dettagli anche se in generale ci piace lo scatto notturno e ci piace come anche qui Motorola agisce a livello di intelligenza artificiale. Night Vision è la cosiddetta modalità notturna di Motorola e lavora bene permettendo di ottenere sicuramente scatti meno rumorose e molto più luminosi. La presenza della stabilizzazione ottica dell’immagine aiuta molto con una luce ridotta ed è senza dubbio un valore aggiunto. In alcune occasioni abbiamo forse trovato qualche rumore di troppo ma nulla di esagerato.








Motorolarazr40_REC_11


Modulo ultra-wide: il modulo ultra-grandangolare del device offre una resa buona. Qui ci piacciono le foto soprattutto per il fatto che risultano dettagliate con un buon contrasto ed una gamma dinamica in linea con questo campo visivo allargato. Il rumore arriva solo in condizioni più stressanti con una saturazione dello stesso risulta abbastanza piacevole e soprattutto non ci sono artefatti o altre problematiche di sorta realizzate dal software.



Zoom: il sensore scatta immagini con dettagli buoni fino al 2x di zoom. Successivamente i risultati degli scatti lasciano il tempo che trovano con poca definizione e molti artefatti. Poco male comunque perché lo scatto con lo zoom 2x può comunque essere utilizzato in condizioni estreme senza troppe limitazioni ed è poi quello che effettivamente interessa.

















Macro: il sensore utilizzato per le macro è il medesimo delle ultra grandangolari grazie alla presenza della messa a fuoco automatica. Gli scatti Super Macro sono divertenti e possono portare un qualcosa in più in generale allo smartphone con buon colore, gamma dinamica ma anche un buon contrasto.





Selfie: la fotocamera selfie è da ben 32 Megapixel con buoni dettagli e contrasto, gamma dinamica e colori accurati in linea con le aspettative del sensore. L'Auto HDR acceso si attiva quasi ogni volta anche se il miglioramenti non è così esagerato con la sua attivazione. Buoni anche i ritratti che permettono una separazione certamente capace a tutto vantaggio di uno scatto che sa il fatto suo.

Video: sui video ci si può spingere al massimo al 4K ma a 30 frame per secondo. Le clip registrate sono di buona qualità seppur nel limite che abbiamo già visto con gli scatti fotografici. Nulla di eclatante con alcuni accorgimenti da fare lato stabilizzazione che comunque è buona e garantisce risultati comunque da poter condividere sui social senza alcun remore.

AUTONOMIA: superiore agli altri pieghevoli
Sull’autonomia dobbiamo fare un plauso a Motorola. Sì, perché lo sappiamo le batterie dei pieghevoli sono sempre un pochino misere soprattutto in questo tipo di soluzioni a conchiglia. Lo spazio per il loro posizionamento è quello che è ed è palese che l’avere due display da alimentare non può che far ridurre drasticamente l’autonomia. Motorola è riuscita ad ottimizzare in modo incredibile la batteria comunque non esagerata da 4.200 mAh del razr 40. Numeri che però battono Motorola razr 40 Ultra, che possiede una batteria da 3.800 mAh, ma anche il Samsung Galaxy Z Flip5 che ne ha una da 3.700 mAh.



Di fatto Motorola razr 40 ottiene degli ottimi tempi di autonomia per un pieghevole riuscendo a chiudere praticamente sempre la giornata stress classica che vede chiamate, messaggi, navigazione web e molto altro ancora tutto in combinazione sotto rete Wi-Fi e anche sotto rete 5G. Chiaramente l’uso è soggettivo ma è palese che anche nel nostro classico test siamo riusciti ad ottenere praticamente 850 minuti il che posiziona Motorola razr 40 a metà classifica dei medio gamma che però posseggono spesso batterie maggiorate. Insomma è un ottimo risultato quello del pieghevole di Motorola e sappiamo che questo è sicuramente dovuto alla presenza di una UI minimale e stock per lo più ma anche da un lavoro certosino di ottimizzazione.

Lato ricarica sappiate che il brand pone un alimentatore in confezione da 33W. Questo permette di avere sicuramente tempi di ricarica non lenti: abbiamo ottenuto lo 0-100% in circa un'ora e mezza e soprattutto abbiamo qui anche la ricarica wireless che non è cosa da poco su di un pieghevole.

CONCLUSIONI
Motorola razr 40 è il primo vero pieghevole economico. C’era bisogno di un prodotto di questo tipo che andasse ad occupare un target dei pieghevoli dove ancora nessun brand aveva voluto spingersi. Motorola con razr 40 apporta le giuste limature al razr 40 Ultra che rimane chiaramente il top di gamma ma che può venire affiancato senza se e senza ma dal più economico pieghevole dell’azienda. Chiaramente parliamo ancora di un prezzo importante che è quello di 899€ ma siamo ben al di sotto della soglia dei 1000 euro anzi siamo sotto anche ai 900 euro e per questa categoria di device è senza dubbio un successo targato Motorola.



Cosa c’è da sacrificare qui? Sicuramente il display esterno che è decisamente più piccolo rispetto all’immersivo dell’Ultra ma va bene perché permette di leggere le notifiche, di vedere le principali informazioni e anche di personalizzarlo un po’. Le prestazioni sono chiaramente inferiori al top di gamma ma c’è uno Snapdragon 7 Gen 1 che sa il fatto suo, è ben equilibrato e soprattutto consuma davvero poco. Non potremo spingerci a fare cose da matti ma chi acquista un pieghevole a conchiglia di certo non vuole ottenere quei risultati. Non è un cameraphone ma di certo nessuno ne sentirà la mancanza di questa sua caratteristica anche perché razr 40 può comunque permettersi di fare scatti buoni che potranno essere condivisi sui social ma non solo.

Motorolarazr40_REC_31

Di fatto però ci è piaciuto moltissimo per il suo aspetto estetico con una scocca completamente in simil pelle che incontra una cornice in alluminio eccellentemente rifinita. Motorola da questo punto di vista non lascia nulla al fatto e realizza un pieghevole di alto livello. Bellissima la colorazione Sage Green e altrettanto ottima risulta l’autonomia, sicuramente uno dei punti a favore di razr 40 soprattutto perché superiore a tutti gli altri pieghevoli a conchiglia della concorrenza e non solo. E poi non dimenticate che c’è Android 13, sono previsti 3 anni di aggiornamento di sistema con 4 anni di sicurezza e siamo sicuri che la personalizzazione stock che da tempo il brand propone risulterà molto piacevole anche a chi non ha mai usato un telefono Motorola.
Motorolarazr40_REC_19

Insomma Motorola razr 40 è un pieghevole a conchiglia che colma un vuoto quanto mai interessante in questa categoria di smartphone. E lo fa con gusto e consapevolezza di voler attrarre utenti pronti ad acquistare il loro primo smartphone con schermo che si piega.
 
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