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ECCO I SEGRETI DEI FURGONI BLINDATI

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view post Posted on 3/5/2020, 23:52     +1   -1
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The Leggendary Vampire
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Le misure di sicurezza – Dalla schiuma rovente che invade il vano di carico alle feritoie per rispondere al fuoco: così le guardie si difendono dagli assalti

(m.pv.) Il colpo di Turate ha portato all’attenzione i furgoni blindati e i viaggi quotidiani delle navette cariche di oro, contanti e valori di ogni tipo. Ma come funzionano? Quali sono le misure di sicurezza di cui dispongono? Per capire meglio ciò che avviene all’interno di un blindato abbiamo chiesto l’aiuto di Maurizio Tacchino, amministratore delegato della Vigilanza Vedetta 2 spa di via Scalabrini, azienda comasca della Mondialpol (gruppo leader nel campo del trasporto valori in Italia)

che conta complessivamente 450 uomini e più di 200 mezzi. L’esperto ha sottolineato che la prima regola da tenere presente in questa attività è la sicurezza delle guardie giurate in servizio. Ovviamente, non tutti i segreti ci sono stati rivelati.

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LA “SERRATURA” INTERNA
All’interno dei portelloni dei furgoni blindati c’è una sorta di maniglia che deve essere ruotata per permettere alle barre di ferro di abbassarsi o alzarsi per inserirsi nella carrozzeria del mezzo. Questo serve a rendere più difficile l’apertura della porta dove vengono custoditi i preziosi. Una volta chiuso dall’interno lo scrocco, la guardia giurata accede alla postazione di guida attraverso una porticina che poi rimarrà chiusa per il resto del viaggio

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BASTANO POCHI SECONDI
Nella foto in basso, indicato dal dito, il punto esatto all’interno del furgone blindato da cui esce il liquido del sistema spuma block. Con questo nome viene chiamata una resina che dal momento in cui inizia a fuoriuscire dai fori impiega meno di 10 secondi per ricoprire i lingotti di oro oppure i preziosi trasportati, e non più di 60 secondi per rendere impraticabile l’intero vano. In alto, per evitare le esalazioni, è collocato anche un aspiratore



LA RESINA ROVENTE
Poco sotto i tubicini da cui fuoriesce la resina indicata al punto 2, ecco collocato il capiente serbatoio, che nel furgone assaltato a Turate era addirittura doppio ai due lati dei blindato. La resina in questione esce liquida e in un attimo cresce di volume e si solidifica per impedire di prelevare il bottino. Si tratta di una sostanza particolare che non può essere né tagliata e nemmeno bruciata


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UTILIZZABILI ANCHE SE BUCATE
Le ruote dei furgoni blindati sono ovviamente particolari come tutto il resto del mezzo. Anche se colpite dai proiettili sono in grado di proseguire ancora per un certo numero di chilometri senza particolari conseguenze. In questo caso il guidatore del furgone ha però riferito che a cedere è stato il motore (colpito dagli spari), motivo per cui ha dovuto accostare e lato della carreggiata indipendentemente dalle ruote

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IN PIÙ PUNTI DEL FURGONE
Dall’interno del furgone, invisibili dall’esterno, ci sono punti dove la carrozzeria più sottile consente alle guardie di sparare in sicurezza senza a loro volta essere colpite. Le bocche di fuoco sono posizionate su tutti i lati del blindato, anche sul parabrezza. I dipendenti vittime dell’assalto di Turate non hanno comunque risposto al fuoco dei malviventi che tra l’altro era assai imponente. La scelta è sempre quella di salvaguardare le vite umane


A PROVA DI KALASHNIKOV
La dimostrazione più evidente della sicurezza dei blindati è data dai doppi vetri: nonostante un mostruoso attacco con più Kalashnikov spianati, il parabrezza blindato ha retto. Lo spessore complessivo dei doppi vetri è di 41 millimetri, in grado di reggere a più proiettili di AK-47


7 – Lo spuma block
IL COMANDO DI ATTIVAZIONE
Lo spuma block viene attivato dall’interno del posto guida del blindato. Non con il bottone rosso che si vede (quella è una spia) bensì con un bottone laterale che deve essere schiacciato dopo aver tolto una protezione di plastica. L’autista del blindato assaltato ha dichiarato di aver premuto il pulsante senza tuttavia che la spuma entrasse in funzione. Una buona parte delle indagini ruota proprio attorno a questo punto e ai motivi del mancato funzionamento del dispositivo


8 – La “scatola nera”
È UN COMPUTER DI BORDO
Quella che viene chiamata “scatola nera” è in realtà una sorta di computer di bordo che registra tutti gli eventi e dove vengono fissati diversi sistemi di allarme satellitare voluti dall’azienda. Ogni blindato, insomma, può essere regolato in modo diverso da un’altro. Quanto uno di questi parametri viene disatteso – ed esempio una apertura porte non voluta – sulla “scatola nera” rimane traccia dell’anomalia. La “scatola nera” è nascosta nel blindato, mentre sul cruscotto (nella foto) è visibile solo la centralina
 
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